Distorsioni di ginocchio

Il ginocchio costituisce il fulcro intermedio dell’arto inferiore ed è un’articolazione di tipo trocleare a tre compartimenti:

  • Femoro-tibiale mediale
  • Femoro-tibiale laterale
  • Femoro-rotuleo

Tra le superfici di femore e tibia sono posizionati i menischi mediale e laterale. I menischi hanno principalmente funzioni di ammortizzazione dei carichi e di stabilizzazione meccanica dell’articolazione. La stabilità statica e dinamica è garantita da un robusto complesso capsulo-legamentoso e muscolo-tendineo. I legamenti principali sono:

  • Collaterali (mediale e laterale) che garantiscono la stabilità in varo-valgo
  • Crociati (anteriore e posteriore) che garantiscono la stabilità antero-posteriore
Distorsione in valgo-rotazione esterna

Le distorsioni di ginocchio, con interessamento capsulo-legamentoso, sono eventi frequenti nella pratica sportiva. Le specifiche caratteristiche del gesto atletico nelle varie discipline determinano differenze sia sul tipo di lesione che nell’incidenza della stessa. Ad esempio, le lesioni capsulo-legamentose di ginocchio costituiscono circa il 5-10% degli infortuni nel calcio ed il 30% nello sci.

Le distorsioni di ginocchio avvengono prevalentemente con un meccanismo in valgo-rotazione esterna con interessamento del legamento collaterale mediale (LCM). Meno frequenti sono la rottura meniscale mediale o laterale e del legamento crociato anteriore (LCA), che necessitano intervento chirurgico ed una inattività da 30 gg (a seguito di meniscectomia selettiva) a 4-6 mesi (ricostruzione del LCA). Le lesioni di LCP sono più rare e non sempre hanno indicazione chirurgica.

Oltre il 50% delle lesioni avvengono per trauma indiretto, secondario a ricaduta da un salto, decelerazione e brusco cambio di direzione. Anche i traumi diretti, come i contrasti con l’avversario, possono però determinare lesione. I principali meccanismi lesivi sono:

Distorsione di ginocchio da trauma diretto
  • Iperestensione (con possibile lesione dell’LCA)
  • Valgo-rotazione esterna (con possibile lesione di LCM, LCA)
  • Varo rotazione interna (con possibile lesione di LCL ed LCA)

Le distorsioni di ginocchio si classificano in:

  1. LIEVI: in cui si hanno lesioni periferiche, incomplete della capsula, dei legamenti collaterali o dei menischi.
  2. GRAVI: in cui si ha la lesione del pivot centrale associata a lesioni periferiche.

Le lesioni del pivot centrale frequentemente determinano instabilità articolare. In caso di distorsione grave in valgo-rotazione esterna si può determinare il quadro clinico che in gergo si chiama Triade infausta:

– Lesione LCM +/- Punto d’angolo postero interno (PAPI)

– Fissurazione menisco mediale

– Rottura LCA

Diagnosi: Per definire il tipo di lesione ci basiamo sull’anamnesi della dinamica del trauma, sull’esame clinico (con specifici test di stabilità come valgo/varo stress, cassetto anteriore e posteriore, Lachmann test, Appley test per i menischi) e sugli esami strumentali. La RMN è esame di 1° livello nelle distorsioni gravi in quanto evidenzia in dettaglio il Pivot centrale, i menischi, la cartilagine ed alterazioni ossee come, ad esempio, edema spongioso o microfratture, non così infrequenti nei traumi distorsivi gravi.

Trattamento conservativo: Nel caso di lesione del LCM si procede inizialmente secondo il ben noto protocollo PRICE, associato a tutore di ginocchio bloccato a 0° gradi per 2 settimane, durante le quali è concesso il carico parziale. In questa fase si effettuano terapie strumentali quali laser ad alta potenza, ultrasuoni, tecarterapia ed elettroterapia antalgica. A partire dal 15° giorno si concede il carico progressivo con svezzamento graduale delle stampelle, si sblocca il tutore fino a 90° ed inizia la mobilizzazione passiva ed attiva assistita. A partire dal 21° giorno il tutore viene sbloccato completamente. Da questo momento inizierà la fase della guarigione, con esercizi di potenziamento muscolare isometrico ed isotonico associato ad esercizi propriocettivi e di ricondizionamento cardio-respiratorio (tapis roulant e cyclette). Infine, si introducono esercizi sport-specifici con e senza palla da effettuare direttamente sul campo di gioco.

Trattamento Chirurgico: ricostruzione artroscopica del Legamento crociato anteriore con tendini Semitendinoso e Gracile o Tendine Rotuleo.

Protocollo riabilitativo post-operatorio dopo ricostruzione LCA:

  • 0-7 settimana: recupero articolarità, della deambulazione e dell’autonomia nelle ADL
  • 8-11 settimana: recupero della forza, della propriocezione e della corsa
  • >12 settimana: rieducazione sul campo (deficit < al 20% al test isocinetico)